A seguito dell’evento
sismico del 26 dicembre 2018 in molti in città chiedono a gran voce quale sia
la reale condizione del patrimonio edilizio scolastico. Lungi dal voler
giudicare l’operato di chi in questo momento di estrema urgenza sta eseguendo
le corrette valutazioni tecniche, ci prefissiamo di fare chiarezza sulla
delicata questione.
Innanzitutto bisogna
ricordare che la valutazione di agibilità successiva al verificarsi di un
terremoto è una valutazione temporanea e speditiva, basata su una semplice
analisi visiva e su una raccolta di informazioni di facile accesso, il cui
scopo è quello di verificare se le condizioni di sicurezza dell’edificio, antecedenti
al sisma, non siano state alterate dai danni provocati dal sisma stesso. Con
l’attributo “agibile” si intende sottolineare che l’immobile in caso di una
nuova scossa di intensità non superiore a quella per cui si è richiesta la
verifica, non subirà un incremento significativo del livello di danneggiamento
generale.
Tuttavia la verifica
di agibilità non è una verifica di idoneità statica né sostituisce i
certificati di collaudo statico e di agibilità, dunque proviamo a verificare
qual è l’attuale condizione degli edifici scolastici del territorio catenoto da
questo punto di vista. Consultando il sito del Ministero dell’Istruzione è
possibile verificare lo stato degli edifici scolastici in termini di
progettazione o di adeguamento sismico, ciò che ne viene fuori è che di 13
plessi consultati, 8 risultano non essere stati progettati seguendo normative
antisismiche e non sono stati successivamente adeguati. (I dati forniti dal
Miur si basano su informazioni di
carattere tecnico relative agli edifici scolastici attivi censiti così come
comunicati dagli enti locali proprietari degli stessi per il tramite dei nodi
regionali dell'Anagrafe e si riferiscono all’anno scolastico 2017/18).
Attenzione,
ricordiamo che quanto appena affermato non ha niente a che vedere con l’attuale
stato degli edifici a seguito dell’ultimo evento sismico e ricordiamo altresì
che la mancanza di un adeguamento sismico delle strutture non è sinonimo di
inagibilità.
Ma quali sono le
mansioni che spettano all’amministrazione comunale in questi casi? Ancora una
volta cerchiamo di far luce sui complessi meccanismi che riguardano la verifica
di vulnerabilità sismica. Quest’ultima è obbligatoria per tutti gli edifici di
interesse strategico o rilevanti, come le scuole, in qualsiasi zona sismica si
trovino. Deve essere condotta dai proprietari, che possono essere soggetti
privati, enti comunali, provinciali, regionali, statali. Lo scopo dell’obbligo
di esecuzione della vulnerabilità sismica è di mettere a conoscenza i soggetti
proprietari e i suoi occupanti del livello di sicurezza/conservazione dei
propri edifici, per poterne pianificare l’eventuale adeguamento o
miglioramento. Secondo le norme vigenti, è obbligatoria la verifica mentre non
lo è l’intervento. A seconda dell’esito della verifica, il proprietario
dovrebbe programmare eventuali interventi da realizzare entro un determinato
periodo di tempo, in funzione dei risultati della verifica stessa.
Ciò che preme capire
dunque è come si opererà all’interno del comune catenoto al di là
dell’imminente emergenza e ciò che ci preoccupa, come ribadito più volte in
passato, è la totale mancanza di competenze da parte dell’attuale classe
politica catenota che tarda a dare informazioni chiare su temi cosi importanti.
Era il 21 giugno 2018
quando con un comunicato l'assessore alla Pubblica Istruzione, Enza Leonardi, affermava
che su preciso mandato del sindaco Nello Oliveri stava effettuando un giro di
ricognizione con i tecnici comunali di tutti gli istituti scolastici del
territorio, per programmare interventi urgenti e di manutenzione straordinaria
e ordinaria.
La Leonardi affermava “Con
la coincidenza della fine dell'anno scolastico non vogliamo perdere tempo utile
per sistemare le strutture scolastiche. Unitamente ai tecnici comunali, che
ringrazio per la loro solerte opera, desideriamo occuparci di alcune situazioni
di criticità. Ci sono degli interventi, tipo l'imbiancatura e altri lavori del
genere, che devono essere fatti quando gli scolari non sono in classe, ecco
perché dopo l'ultimo suono della campanella, siamo entrati in azione, affinché
a settembre, sia tutto pronto per l'inizio del nuovo anno scolastico”. Un
occhio non attento alle reali problematiche esistenti in tale campo non può far
altro che limitarsi all’aspetto estetico di un manufatto, propinando un
eventuale “imbiancatura” e alcuni non precisati lavori “del genere” come
risoluzione da perseguire. Non sarebbe stato più corretto chiedersi qual era la
reale condizione del patrimonio edilizio scolastico anche in termini di sicurezza statica?
Ma andando ancora
indietro nel tempo, un altro comunicato molto simile risalente a giugno 2017,
annunciava una serie di sopralluoghi per verificare lo stato dell’arte degli
edifici che ospitano le istituzioni scolastiche, il precedente Assessore Maria Grazia
Forzisi dichiarava “È necessario partire con questa tempistica per
non farci trovare impreparati alla ripresa della scuola a settembre. Unitamente
al sindaco Oliveri, cercheremo di risolvere alcune criticità, insieme
all’ingegnere Alfio Grassi e l’ingegnere Giovanna Villari, daremo le linee
guida agli uffici”. Stesso copione ma a conti fatti nessun reale risultato
ottenuto e ai clamorosi annunci non fa mai seguito una chiara esplicazione dei
risultati perseguiti.
Data l’emergenza
attuale e il clima di insicurezza dovuto non solo al verificarsi dell’ultimo
evento sismico ma anche alla non precisata certezza che in un futuro prossimo
si possa intervenire celermente per adeguare o migliorare gli edifici
scolastici, chiediamo un atto di coraggio al sindaco, ricordando che anche se
non ha incombenze dirette sulle strutture in questione da un punto di vista
prettamente ingegneristico, solo il sindaco può decretare la chiusura di una
scuola per motivi di sicurezza. Non sono lontani casi di sindaci che all’inizio
dell’anno scolastico 2018/19 hanno messo in piazza le loro istanze protestando
contro il paradosso secondo cui circa l’80% degli edifici scolastici, spesso statali, non è oggi a norma
ma gli studenti entrano in aula solo su responsabilità del sindaco.
Circolo Didattico E. Rossi Acicatena
Scuola primaria
Via F. Strano 79 - Cap: 95022
Scuola primaria
Via F. Strano 79 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
NO
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Circolo Didattico E. Rossi - Via
Maiorana
Scuola primaria
Via Maiorana (Zona Loco) - Cap: 95022
Scuola primaria
Via Maiorana (Zona Loco) - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
SI
|
Circolo Didattico E. Rossi - Via
Arena
Scuola dell'infanzia
Via Arena 1 - Cap: 95022
Scuola dell'infanzia
Via Arena 1 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
SI
|
Istituto Comprensivo Scandura Aci
Catena
Istituto comprensivo
Via Dr. Chiarenza 38 - Cap: 95022
Istituto comprensivo
Via Dr. Chiarenza 38 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
NO
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IC SCANDURA - S.Nicolo' Via
S.Antonio
Scuola dell'infanzia
Via S.Antonio 3 - Cap: 95022
Scuola dell'infanzia
Via S.Antonio 3 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
NO
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IC SCANDURA - Via Sottotenente
Barbagallo
Scuola primaria
Via Sottotenente Barbagallo, 5/7 - Cap: 95020
Scuola primaria
Via Sottotenente Barbagallo, 5/7 - Cap: 95020
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
SI
|
IC SCANDURA - S. Nicolo' Via G.
Leonardi
Scuola dell'infanzia
Via G. Leonardi 19 - Cap: 95022
Scuola dell'infanzia
Via G. Leonardi 19 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
SI
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IC SCANDURA - Via S. GIUSEPPE
(Aci S. Filippo)
Scuola dell'infanzia
Via San Giuseppe - Cap: 95022
Via San Giuseppe - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
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SI
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IC SCANDURA - Via L. Sciascia (Aci
S. Filippo)
Scuola primaria
Via L.Sciascia 12 - Cap: 95022
Via L.Sciascia 12 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
NO
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Primaria Via Turi D'Agostino
Scuola primaria
Via Turi D'Agostino 66 - Cap: 95022
Scuola primaria
Via Turi D'Agostino 66 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
|
NO
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Istituto Comprensivo F.Guglielmino
Acicatena
Istituto comprensivo
Via Dante Alighieri 6 - Cap: 95022
Istituto comprensivo
Via Dante Alighieri 6 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
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NO
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Istituto Comprensivo F. Guglielmino
Scuola primaria
Via Scale S. Antonio - Cap: 95022
Scuola primaria
Via Scale S. Antonio - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
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NO
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Scuola Primaria T. Onofri
Scuola primaria
Via Elemosina 2 - Cap: 95022
Scuola primaria
Via Elemosina 2 - Cap: 95022
E' stato progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica
antisismica
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NO
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Aci Catena, 04/01/2019
Movimento 5 Stelle
Aci Catena
Per contatti: acicatena.m5s@gmail.com
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