mercoledì 23 dicembre 2015

COSA RESTA DI UN SOGNO

Dai nostri Attivisti Bartolomeo Tagliavia e Francesco Ioppolo



Interno Scena: Casa di un attivista.

Un gruppo di persone, semplici cittadini accomunati da un particolare, tutti sono dei Sognatori. Sognano un futuro diverso per i loro figli, per la propria città, per il proprio Paese. Discutono di cosa si potrebbe fare per provare a rendere migliore Aci Catena. Uno di Loro, uno tra i più sognatori, ci chiede: “Che cosa sapete di Cicloturismo? Perché non creiamo un percorso tra le bellezze naturali del nostro paese?”. Stavo per dire, “siamo dei sognatori, non facciamo miracoli”, ma poi guardando Francesco (Ioppolo, l’ideatore di questo progetto) mi sono accorto che non era un sogno quello. Avevamo un sogno, lo abbiamo trasformato in idea...L’Idea in Progetto...Il Progetto, Fatto Compiuto...Era nato l’itinerario “Le vie dell’Acqua”...Aci Catena aveva il suo 1° Percorso Ciclo Turistico.Con il concreto supporto al progetto del nostro attivista Ernesto Sudano e della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta sezione di Catania), è nato (cfr. articoli relativi del 28-02-15 e del 30-04-15 ) uno dei percorsi Ciclo Turistici, a detta di molti, più suggestivi e belli mai visti ed uno dei pochissimi forniti di opportuna segnaletica in provincia di Catania. Si percorrono strade antiche in basolato lavico e vecchie carrarecce con l’Etna da un lato ed il mare dei Ciclopi dall’altro, si attraversa la Saia Mastra e si pedala a fianco le saie in pietra lavica più lunghe ed in perfetta attività dell’intera zona delle ACI, per passare al fianco dei mulini ristrutturati e divenuti abitazioni, continuando attraversando la Zona Archeologica di Santa Venera al Pozzo Pozzo e la Torre di Casalotto...Che cosa dovevamo fare di questo progetto completo ed immediatamente operativo?...Tenerlo in un cassetto per poi farne “eventualmente” propaganda elettorale? Non ci abbiamo nemmeno pensato lontanamente. Non era mai stato questo lo spirito con cui abbiamo lavorato su qualsiasi nostra idea. L’unico fine era, è e sarà, “fare” qualcosa per “Aci Catena”. Abbiamo presentato questo progetto, chiavi in mano, all’Amministrazione che lo ha subito sposato e con solerzia, coadiuvati dal nostro gruppo, realizzato ciò che di loro competenza...Pulizia dei luoghi, che erano in uno stato di totale abbandono, posizionamento della cartellonistica, supporto del Comando di Polizia Municipale per l’identificazione e risoluzione delle criticità legate all’attraversamento, in alcuni tratti, del fronte stradale automobilistico. Il 17 Maggio 2015 è stato inaugurato Itinerario Ciclo Turistico "Le Vie dell'Acqua", che ha visto la partecipazione di oltre 60 ciclisti, molti bambini, che hanno sfidato le promesse di pioggia per quel giorno...Purtroppo, solo a questo si è limitato l’impegno della nostra Amministrazione.

Non sono riusciti a “vedere il nostro Sogno”...

Nessuna pubblicità ad oggi è mai stata fatta per promuovere e divulgare questa importantissima Risorsa Economica e Culturale del nostro paese; Nessuna informazione sulla pagina istituzionale WEB del nostro Comune; Nessun link che riporti il tracciato da seguire, la partenza, l’arrivo, le vie in cui si snoda il percorso, i cenni storici - artistici e culturali degli antichi edifici e manufatti che si possono visitare lungo il percorso; Nessuna tabella che indichi ai cicloturisti, che attraversano quei magnifici luoghi che, magari, l’arco di marmo bianco e pietra lavica che stanno osservando fa riferimento al secentesco Portale delle Botteghe della Porta (Saro Bella Studi sull’area di Santa Venera al Pozzo “ – saggio in elaborazione), che nella via dei Pini, via Porticatazzo e via Paratore stanno osservando delle saie in pietra lavica perfettamente funzionanti, che ancor oggi sono utilizzate dai contadini per irrigare i loro terreni...
Tutto questo ed ancor di più, un “Sognatore” poteva fare, soprattutto in considerazione del fatto che Aci Catena non possiede piste ciclabili, né ha mai progettato itinerari del genere e che in tutta Europa vengono impegnate risorse anche cospicue per la realizzazione di una rete di itinerari ciclo turistici in considerazione della evidenza che attorno ai loro percorsi si sviluppa spontaneamente  una intensa attività imprenditoriale (...fatta di B&B, ristoranti, bar, vendita di prodotti locali, centri noleggio o riparazione bici, vendita gadget, mappe, etc.) spesso famigliari e/o comunque a livello di piccola impresa. Persino nella nostra Regione (che già nel luglio del 2005 si era dotata di un ”Piano per la mobilità non motorizzata in Sicilia“ e nel marzo del 2014 ha pubblicato un Decreto dell’Assessorato al Turismo denominato “Progettazione e realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo naturalistico“) esistono esempi mirabili di itinerari ciclo turistici che richiamano appassionati da tutta Europa (su tutte la Pista alto montana dell’Etna).


Ma bisogna anche saper sognare...non è da tutti immaginare e poi trasformare un sogno in realtà...

Ma la nostra amministrazione (volutamente minuscolo) non è composta da tali persone...La nostra amministrazione è composta da “politici”.


Solo 7 mesi sono passati da quella data, cosa è rimasto del nostro Sogno?...


...NULLA


Il percorso ciclo turistico è stato abbandonato a se stesso. Nessuna pulizia dei luoghi è stata effettuata con regolare cadenza (attenzione...non tanto perché adesso in quei luoghi esiste un percorso ciclo turistico, ma anche e soprattutto perché quello è territorio comunale e, pertanto, destinato a regolare manutenzione).Interi tratti delle Saie sono scomparsi, avvolti, ricoperti, sommersi dai cespugli nati e proliferati, (foto 1,2,3,4)...

 
 
...i canali di unione tra le saie ricolmi di foglie e quant’altro, che ne impedivano un regolare flusso (un paio di questi, liberati dai rifiuti dal sottoscritto, foto 5 e 6)...
 

...la grotta che si incontra scendendo per Via Pescheria trasformata in canile con tanto di rete metallica per non fare uscire i cani e tettoia in eternit (foto 7 e 8)...
 
...per non parlare di un angolo trasformato ad inceneritore pubblico con annessa discarica (foto 9 e 10)...
 
Parliamo di discariche appunto, la Via Ceuta ne è un esempio purtroppo fin troppo esaustivo. Ad ogni rientranza si può trovare di tutto, da materiali di risulta agli arbusti e forse anche Ethernit (...non mi sono avvicinato molto per verificarne la natura...qualche esempio? cfr. foto 11,12,13,14,15,16)...
 
 
 
 

...E nei pressi di Via Gelsi? Di tutto, di più (foto 17,18,19,20,21,22)...
 
 
 
 
 
Ed, anche se fuori dal percorso ciclo turistico, ma per rimarcare l’assoluto stato di degrado che, purtroppo, ha raggiunto il nostro paese, non possiamo non evidenziare quanto venutosi a creare in Via Rua...un’incredibile discarica che offende l’anima di tutta una comunità di persone “oneste” (foto 23,24,25,26,27,28)...
 
 
 
 
 

...Avevamo un sogno, lo abbiamo trasformato in idea...

...L’Idea in Progetto...

...Il Progetto, Fatto Compiuto.


Non permetteremo a nessuno di distruggere i sogni di chi, come tanti cittadini catenoti, vuole continuare a credere e lottare affinché questi si possano trasformare in realtà.

C’era, c’è e ci sarà sempre un'unica ed indissolubile differenza tra chi ci amministra oggi e Noi...loro erano, sono e saranno “politici tra cittadini”...


...Noi eravamo, siamo ma soprattutto resteremo "Cittadini tra i Cittadini”.