Pensavamo
che la nostra EX amministrazione (Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale) avesse
già dato il massimo nella dimostrazione di incompetenza amministrativa, ma
anche questa volta siamo costretti a dover ammettere che non è così.
Ritorniamo
a parlare di Bilancio Partecipativo, ma questa volta non per un semplice link
non funzionante, ma purtroppo per Noi cittadini, per toccare con mano
l’incapacità nel recepire e mettere in atto quegli strumenti necessari per
poter dare uno slancio al rilancio economico-sociale-culturale-sportivo del
nostro Paese.
Già
il 19 Novembre 2014, il Movimento 5 Stelle Aci Catena protocolla al nostro
Comune una prima nota con cui chiedeva espressamente alla nostra
Amministrazione se avesse ottemperato al dettame imposto dall’art.6 della L.R. del 28/01/2014 n.5
“Disposizioni in materia di assegnazione finanziarie ai comuni”, cioè l’utilizzo di un preciso capitolo di risorse da destinare con
“Forme di Democrazia Partecipata”, purtroppo senza nessun risultato.
Nel 2015 la Regione
assegna al Comune di Aci Catena la somma complessiva di €1.133.741,81=, ed
€22.674,84=(2% dell’assegnazione regionale) era l’importo da destinare con
forma di democrazia partecipata.
Il nostro comune ha destinato €0,00= nel 2015 alle
forme di democrazia partecipata.
C’è una sostanziale ed importantissima novità nella LR n.5/2014,
infatti il mancato o parziale utilizzo di detti fondi comporterà, ai comuni
inadempienti, una sanzione pari alla somma non utilizzata, che verrà scontata nell’assegnazione delle somme dell’anno successivo.
La Regione Siciliana con D.A. n.180/S4 del 10/08/2016 all’All.A ha
attribuito al Comune di Aci Catena la somma complessiva di €1.040.351,12=, da questa somma è stata decurtata la sanzione
applicata che corrisponde all’intero importo destinato al Bilancio Partecipativo €22.674,84=, riducendo pertanto
il Riparto Effettivo del 2016 ad €1.017.676,28=.
Il mancato utilizzo della somma nel
2015, nasce dall’assoluta incapacità dei nostri amministratori nel programmare
per tempo un percorso di collaborazione e partecipazione con la cittadinanza.
Nessuna
campagna di informazione è stata messa in atto per informare i cittadini, le
associazioni, gli enti presenti nel territorio, nessun incontro è stato
programmato, nessun dibattito, nulla di nulla.
Questa è l’ennesima
dimostrazione che il coinvolgimento dei “cittadini” è un principio sconosciuto,
o forse volutamente disatteso. Rendere partecipi i cittadini delle scelte, è
creare in loro uno spirito critico e di controllo sulle scelte che vengono
intraprese, pericoloso per chi amministra non per il “bene comune”.
Anche quest’anno la nostra EX
amministrazione ha approvato l’attuazione del Bilancio Partecipativo con delibera
di Giunta n.106 del 18/10/2016, mettendo a disposizione questa volta la somma
di €20.403,11= pari al 2% dell’assegnazione
regionale per l’esercizio finanziario 2016.
E’ cambiato qualcosa nell’iter dei
nostri ex, e speriamo mai più, amministratori? Assolutamento NO.
La prova della “Volontà” di non
rendere partecipi i cittadini è palesemente scritta nero su bianco nei
procedimenti attuativi del Bilancio Partecipativo.
Questi infatti nella Fase 1: Informazione e Comunicazione: prevedono come massimo sforzo nel coinvolgimento della cittadinanza la semplice
comunicazione data attraverso un avviso pubblico sul sito istituzionale
dell’Ente, avviso che ricordiamo aveva tutti i link off-line e solo dopo una
nostra comunicazione del 07/11/2016 sono stati ripristinati come da comunicazione inviataci dal responsabile dell'ufficio CED Francesco Barbagallo )All.B).
Ciò che lascia più sgomenti, è quale sia palesemente l'indirizzo che, chi ci ha amministrato, vuole portare avanti. Infatti nella Fase 3:Valutazione delle proposte e diffusione dei risultati: è preclusa ai cittadini qualsiasi possibilità di scelta dei progetti presentati. Saranno prima gli Uffici a valutarli, ma saranno alla fine sempre "...valutati dall'Amministrazione Comunale... per l'inserimento nel bilancio di previsione 2017". Ma riescono a comprendere il significato di "...forme di Democrazie partecipate, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune” sancito dall’art.6 della LR 5/2014?
Ciò che lascia più sgomenti, è quale sia palesemente l'indirizzo che, chi ci ha amministrato, vuole portare avanti. Infatti nella Fase 3:Valutazione delle proposte e diffusione dei risultati: è preclusa ai cittadini qualsiasi possibilità di scelta dei progetti presentati. Saranno prima gli Uffici a valutarli, ma saranno alla fine sempre "...valutati dall'Amministrazione Comunale... per l'inserimento nel bilancio di previsione 2017". Ma riescono a comprendere il significato di "...forme di Democrazie partecipate, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune” sancito dall’art.6 della LR 5/2014?
Si, lo comprendono benissimo, e proprio perché viene
chiaramente compreso, viene disatteso. La partecipazione è un grosso pericolo. Che un’amministrazione sia una cattiva
amministrazione ci può anche stare, ma in quel caso, alta e senza soluzione di
continuità la voce delle opposizioni in consiglio si sarebbe dovuta far sentire
per denunciare tutte le “volute” mancanze. Ma questo può accadere in un civico
consesso, dove le figure maggioranza ed opposizione svolgono realmente il loro compito, e non
come nel consiglio comunale di Aci Catena dove l’una è speculare all’altra. In
oltre 4 anni di “pacifica” permanenza in consiglio, mai si è sentita la voce
dell’opposizione denunciare una qualsiasi proposta o decisione della
maggioranza, si è assistiti ad una palese pace istituzionale tra le parti.
L’unica opposizione i nostri
amministratori l’hanno dovuta subire dall’esterno, dal Movimento 5 Stelle, che
di propria iniziativa o per dare voce ai cittadini ha denunciato a gran voce il
cattivo operato.
Anche oggi siamo qua ad informare i
cittadini di Aci Catena, che l’incapacità dei nostri EX amministratori, ci è
costato la bellezza di oltre €45.000,00=, metà non spesi in progetti è metà di
minor assegnazione.
Sta per arrivare il momento di
dire basta, a chi amministra non per il bene comune, ma per altri interessi;
bisogna dire basta a chi non mette il cittadino davanti a qualsiasi scelta da prendere;
basta a chi ha scambiato la “politica” in un lavoro retribuito.
La Politica è
senso civico, rispetto per le Istituzioni e per l’incarico affidato.
E’ arrivato il momento che i Cittadini si
riapproprino del loro Futuro.
Noi Siamo il Movimento 5 Stelle,
siamo e saremo sempre
Cittadini tra i Cittadini.
Pag.1 del D.A. n.180/S4 del 10/08/2016
Dettaglio somme Assegnate nel 2015: €1.133.741,81
Importo destinare con Forme di Democrazia Partecipata 2015: € 22.674,84
Importo destinato con Forme di Democrazia Partecipata 2015: € 0,00
Sanzione applicata per mancata attivazione forme di Dem.Part.: € 22.674,84
Riparto Risorse effettivamente disponibili 2016: €1.040.351,12