TRASPARENZA
COMUNE DI ACICATENA? QUESTA SCONOSCIUTA
(Sito
Web Comune di Aci Catena 0 su 64)
Per una volta iniziamo dalla fine, ma anticipiamo che,
purtroppo, non si tratta del risultato di un incontro sportivo. Andiamo ai fatti: E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del
5 Aprile 2013 il D.Lgs. 14/03/2013 n.33 recante “Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” che, insieme al dettato della legge 190/2012 art.1 comma 35 e 36, impone a tutte le pubbliche amministrazioni
l’obbligo
di trasparenza, da concretizzare attraverso la pubblicazione di tutta l’attività
AMMINISTRATIVA DELL’ENTE sul proprio sito internet istituzionale. Si può tranquillamente definire quasi un testo
unico degli obblighi di trasparenza e pubblicità a carico degli enti pubblici. Come verificare allora se il nostro Comune è un’amministrazione aperta
al cittadino? La Presidenza
del Consiglio ha messo online uno strumento di valutazione del parametro “TRASPARENZA” dei siti
web delle pubbliche amministrazioni, raggiungibile al seguente link, (www.magellanopa.it/bussola), Inserendo
l’indirizzo dell’ente pubblico oggetto della nostra indagine, è possibile valutare, sulla base di ben 64 indicatori, quanto quel sito ottempera ai dettami della
legge. Ebbene il Comune di Aci Catena NON RISPETTA ALCUNO
DEGLI INDICATORI presi in esame. Ecco la spiegazione del dato iniziale: Comune di
Aci Catena 0 su 64.
Perché questo dato così
sconfortante? Come possono coloro che chi ci rappresentano, (dal
consigliere comunale del più piccolo comune al senatore della repubblica) continuare a pensare ancora oggi, di tenere fuori dalle Istituzioni,
fuori dalle stanze dei bottoni i Cittadini? Come possono continuare a nascondere, o per
essere meno sospettosi, rendere difficile che il loro operato venga
controllato? A cosa dovrebbero adempiere le pubbliche amministrazioni e nel nostro caso
specifico il Comune di Aci Catena? Innanzi tutto nella home page del sito
istituzionale il Cittadino che consulta il
sito dovrebbe trovare una apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente”, contenente una serie di atti e documenti non solo, come è ovvio, a carattere
normativo e amministrativo ma, per esempio, i seguenti:
●
Programma triennale per la trasparenza e
l’integrità; ● Organizzazione e l’attività del Comune
○ uffici
○ competenze
○ risorse
○ nomi dei dirigenti, numeri di telefono e casella di posta
● Atti di nomina o proclamazione
● Curricula
● Compensi corrisposti
○ ai titolari di incarichi dirigenziali
○ per viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici
○ per cariche in altri enti pubblici o privati dei titolari di incarichi politici
○ gli estremi degli atti di conferimento incarico
○ compensi per collaborazioni o consulenze
● La dotazione organica
● Il costo del personale
● Incarichi autorizzati a ciascun dipendente
○ indicazione della durata e del compenso spettante
Naturalmente sono molti altri gli obblighi cui deve adempiere l’amministrazione e, come recita
l’art. 36 della legge 190/2013, essi rappresentano “[...] livello essenziale delle
prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche a fini di trasparenza, prevenzione,
contrasto della corruzione e della cattiva amministrazione[...]“. Il perché di tutti questi obblighi? Semplice,
la trasparenza, come cita il Legislatore, è condizione di garanzie
delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e
sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla
realizzazione di una amministrazione aperta al servizio del cittadino. Nel 1828 Henry Brougham tenendo un discorso alla Camera dei Comuni
pronunziò questa frase: “La cultura rende un popolo facile
da guidare, ma difficile da trascinare; facile da governare, ma impossibile a
ridursi in schiavitù.” Ebbene i nostri politici hanno sovvertito questo
concetto ed hanno creato per il loro unico tornaconto personale un nuovo credo
che tutti applicano diligentemente: “Un popolo ignorante è un popolo facile da
ingannare”. Se ignori un fatto dal
quale potrebbe derivare un danno alla collettività, nulla potrai fare per
contrastarlo. Un cittadino colto ed informato
difficilmente sarà manipolabile, ed i nostri governanti lo sanno bene, infatti, il ministro dell’economia pro tempore Giulio Tremonti dichiarò che: “Con
la cultura non si mangia”. Non è assolutamente vero, vero è l’esatto contrario. Ed ecco allora che, anche il Comune di Aci Catena tiene lontani i propri
cittadini, non ottemperando ad un decreto legislativo, con l’unico scopo di non
informare i cittadini.Tutto ciò è inaccettabile, i cittadini devono essere in grado di poter
accedere a tutti gli atti, documenti e informazioni che la legge impone siano
resi facilmente accessibili attraverso il web. Con il presente
documento Il Movimento 5 Stelle Aci Catena, pertanto PRETENDE Nel rispetto della legge, che l’amministrazione di
Aci Catena si adoperi tempestivamente perché il sito istituzionale del comune rispetti i
parametri SULLA TRASPARENZA e contenga tutte le informazioni che la legge
impone. Il Movimento 5 Stelle Aci Catena inoltre, chiede all’Amministrazione comunale di Aci
Catena: 1. Di conoscere, se è già stato nominato, il
responsabile per la trasparenza, e quali siano eventualmente stati i criteri
utilizzati per la scelta; 2. Di conoscere se la CIVIT (commissione
valutazione integrità e trasparenza Pubb. Ammi.) abbia mai provveduto a diffidare l’Amministrazione ad ottemperare agli obblighi di trasparenza e
pubblicità a carico degli enti pubblici; 3. Se ci siano già state sanzioni per la palese ed eclatante violazione degli obblighi
di trasparenza. Le domande potrebbero non avere mai fine, al
momento il M5S Aci Catena richiede che venga data risposta ai tre precedenti
semplici quesiti, CERTO in una quanto rapida ed esaustiva risposta NEI TEMPI E MODI DI LEGGE. Questo nostro documento, indirizzato al Sindaco ed al Consiglio Comunale
oltre che ai principali organi di informazione, è un invito all’Amministrazione
affinché tenga più in considerazione i propri Cittadini. Occorre però sottolineare anche un altro aspetto
importantissimo. I CITTADINI devono ricominciare ad occuparsi
della vita politica, sociale, culturale del proprio territorio, non è più il
momento di stare a guardare o demandare ad altri il compito di risolvere i
problemi. Ciascuno di NOI è chiamato in prima persona a
spendersi
per rendere migliore il territorio in cui
vive.
Se un popolo si aspetta di poter
essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato che mai sarà. (Thomas Jefferson)