martedì 10 novembre 2015

M5S Aci Catena: Vieni a conoscere la nostra sede



Per svolgere un buon lavoro 
(Dal nostro attivista Rosario Carollo)

Per svolgere un buon lavoro, ordinato e funzionale bisogna dapprima individuare le competenze all’interno del Meetup, cioè cosa fare e chi; ma prima ancora bisogna stabilire e fare chiarezza circa alcuni concetti e considerazioni di ordine generale: il Meetup di Aci Catena deve offrire servizi alla cittadinanza ma allo stesso tempo deve essere servito, alimentato dalla cittadinanza stessa; e poiché la politica è servizio gratuito alla collettività il Meetup fa politica per la cittadinanza che, interagendo con essa, le fa fare politica. Semmai, e questo lo si potrà vedere in seguito, si dovrebbe fare in modo di attivare la collettività in un numero di persone sempre crescente. Il problema sarà quindi scorgere meccanismi di produzione di “autostima curiosa ed empatica”, cioè far sentire bene il cittadino tra altri cittadini e riconoscersi in lui compiendo delle attività comuni.Siamo ben coscienti, specie alle nostre latitudini, della profonda e storica ritrosia dei cittadini catenoti e più in generale dei Siciliani a svolgere attività comuni e condivise. Vi è ancora in questi territori una specie di “paura” del confronto gratuito con l’altro; infatti da noi è ben radicata una organizzazione sociale di tipo primitivo: cioè il collettivo è costituito da clan familiari (gruppi minori accomunati soltanto dalla consanguineità).Francamente, ce ne rendiamo conto e questo nel 2015 è molto imbarazzante.L’anti-politica ha sempre fatto leva sulla fragile condizione di disaggregazione sociale non facendo nulla per ridurla se non eliminarla completamente; perché un tessuto o territorio urbano e quindi sociale che poggia sulla mancata condivisione piena e consapevole è destinato alla dissoluzione.Nei fatti, il tasso di dissoluzione sociale è anche rappresentato dal numero crescente di aventi diritto al voto di non esercitare i propri diritti.Anzi il più grande dei diritti, per un cittadino: l’esercizio della democrazia. Ma questa consapevolezza, che è il cuore della democrazia e quindi della libertà, ahimè si sta riducendo sempre di più; invece di aumentare diminuisce.Conseguentemente un tessuto o territorio urbano che poggia sulla non-condivisione (diffidenza, menefreghismo, atteggiamenti furbeschi), è un falso tessuto; tutto questo ha favorito soltanto una economia malata, lacerata, fatta di espedienti senza un solido progetto di programmazione, senza una prospettiva di sviluppo per le generazioni di oggi e di domani. Imbarazzante è, infatti, sentir parlare di valorizzazioni di ogni genere da parte di “sedicenti operatori del settore” formati, in-dottorati, acculturati e quant’altro, che offrono risposte solo all’anti-politica che li ha irreggimentati, e nominati per scopi che in realtà sono ben lontani da scopi socio-economici.Attenzione, dal “loro” punto di vista, da un punto di vista squisitamente legale, tutto è perfetto.Ma in realtà, “nella” realtà purtroppo tali iniziative non hanno un effettivo e positivo impatto tra i cittadini; insomma, l’anti-politica vuole e crea il suo consenso disaggregando e rompendo sul nascere ogni forma di aggregazione sociale che non corrisponde ai “suoi” principi culturali.L’anti-politica è quindi una forma di potere per il potere, rivolta a se stessa e non ai cittadini, che crea servilismo e dipendenza e che rende il cittadino privo di quella libertà il cui alter-ego è la dignità.Molti giovani hanno intuito questo meccanismo e molti di loro hanno preferito andare ad esistere presso luoghi in cui la presenza delle istituzioni democratiche “vissute e condivise” da altre persone è più forte; è come se i giovani e i meno giovani in cerca di un lavoro andassero nei “luoghi democratici” in quanto tali, cioè per “integrarsi”. Infatti nessuno può negare che in fondo, il lavoro qui in Sicilia non manca; manca semmai quel “collante sociale”, quel sentirsi uguale all’altro, quel sentirsi parte di qualcosa.Altri giovani e meno giovani restano nell’isola, si imbevono di tecnologie ad alta risoluzione, di luoghi in cui il verbo è “se puoi, vuoi” ossia se hai la grana puoi fare tutto ciò che vuoi; un tempo si diceva “se vuoi, puoi” ossia se hai le palle escile.Inoltre i giovani hanno un totale dispregio (ma non per colpa loro) degli spazi pubblici, ignorando perfettamente che quello è frutto di sacrifici dei loro familiari; sporcano e devastano anche le realizzazioni dell’anti-politica; altri invece lottano sia per la loro sopravvivenza che per proporre le cose di cui stiamo parlando.La politica “costruisce” il cittadino offrendo soluzioni ai problemi collettivi; ed è attraverso l’individuazione di tali problemi che la politica sana e gratuita diventa “cosa di tutti”, città, natura, energia, storia, arte, tecnologie sostenibili.Si deve quindi partire dal basso, iniziare da quei cittadini delusi e ormai scettici circa la bontà della politica.La sede fisica (del Meetup M5S Aci Catena)...Qui si può organizzare il lavoro che si compierà fuori.Le competenze saranno: assistenza  scolastica, culturale; effettuare degli incontri con i giovani per discutere sui problemi del lavoro, della scuola, sull’alimentazione, sulle altre realtà urbane in Europa, sulle forme artistiche, sulle tecnologie sostenibili, sui danni fisici di un cattivo stile di vita, sul significato profondo “del volersi bene”. Insomma gradualmente prenderli per mano e mostrare loro un mondo migliore, e sempre migliorabile, in cui essi stessi diventino a loro volta questo mondo e soprattutto toglierli la loro armatura fatta di scetticismo e di infinita tristezza e solitudine.Adesso, individuati i problemi prevalentemente di ordine “partecipativo” a mio modo di vedere, il Meetup sosterrà il cittadino e lo accompagnerà lungo la ricerca di se stesso, una ricerca anche culturale che miri innanzitutto a risvegliare in lui il piacere della condivisione.Pertanto la sede diverrà un potente luogo di elaborazione progettuale mirato alla crescita progressiva di un’autocoscienza sociale, base questa per ricostruire quel tessuto lacero e farlo diventare negli anni un tessuto sociale forte e sano.